Glorenza

Glorenza in Val Venosta

Idillicamente circondata da prati e campi, Glorenza (907 m) in Val Venosta, rappresenta un piccolo gioiello, oltre a vantare le strutture civiche meglio tenute del Tirolo.

Girare per Glorenza con i suoi edifici storici, portici, porte cittadine, chiese e cammini di ronda significa immergersi in un passato vivo, viaggiare nel tempo e nella più piccola città dell'Alto Adige nonchè d'Italia. Mura cittadine intatte, con torrioni semicircolari e tre porte testimoniano l'antico carattere difensivo della cittadina che nel 1291 ottenne il diritto di tenere mercato.

Fu nel 1291 che Mainardo II, il principe regnante del Tirolo, conferì al comune di Glorenza i privilegi di "civitas". Ma la vera fioritura Glorenza la ebbe nel XIV e XV secolo.

La cittadina fu rasa al suolo nel 1499 nel corso della guerra sveva tra l'imperatore Massimiliano I e la Confederazione dei tredici Cantoni, con il primo a decidere di ricostruirla munendola poi di mura, conservate intatte fino ad oggi e divenute nel tempo uno dei luoghi d'interesse della località.

Ancora oggi la piazza medievale del mercato è impiegata come palcoscenico di allegre feste e mercati frequentati di buon grado non solo dai suoi cittadini.

Glorenza, la più piccola città del Tirolo e dell'Italia, è un gioiello architettonico di cui subito ci si innamora a prima vista. Le mura di cinta completamente conservate, con le tre imponenti torri e tutta una serie di torrette di guardia, racchiudono pittoreschi vicoli ed angoli, case padronali del XVI secolo e porticati dal fascino particolare.

Il sapiente risanamento ha dato alla cittadina nuova vita, salvaguardando nel contempo la sua peculiarità. Potrà capitare di veder passeggiare accanto, tra i vicoli, un quadrupede con tanto di corna: Lei alla ricerca di curiosità, lui sulla via per la stalla. Un'aurea d'intimità, un piccolo idillio.

Glorenza, con i suoi stretti vicoli ed angoli pittoreschi, conserva un carattere del tutto particolare. Suggestivi portici, luogo di sosta preferito dalle mucche, cortili interni, case con facciate del primo gotico ed infine la piazza del Mercato con la fontana invitano ad una tranquilla sosta.

Tra le cose più interessanti da vedere a Glorenza citiamo le vestigia del XII secolo e i portici (XIII secolo), una serie di case patrizie del Cinquecento e soprattutto il muro di cinta rinascimentale perfettamente conservato con tre bastioni mediani e quattro bastioni angolari nonchè i suoi tre portoni (chiamati di Malles, di Sluderno e di Tubre o della chiesa). Il nome di Glorenza si trova per la prima volta in documenti del 1294 come "burgum".

Glorenza
Glorenza

La chiesa parrocchiale di S. Pancrazio è un edificio tardo gotico con campanile barocco a bulbo, un prezioso affresco in tre parti, risalente al XII secolo ed interessanti oggetti di arredamento, nonchè pietre sepolcrali.

Paul Flora - Vita e opere

Nella torre della chiesa (alla porta di Tubre) si può visitare la mostra permanente del disegnatore e caricaturista nato a Glorenza, Paul Flora. Nella mostra "Paul Flora - Vita e opere" si possono ammirare una sessantina di opere e anche immagini della vita del cittadino onorario.

Tappe di una piccola città

Nella torre di Porta Sluderno si può visitare la mostra "Tappe di una piccola città". La storia della città viene presentata su tre piani. La mostra esplora la difesa, le professioni, i mercati commerciali e le peculiarità e curiosità. Una parte del cammino di ronda è accessibile anche da questa torre d'ingresso. Il commercio del sale, la sorveglianza delle porte della città e gli abitanti di Glorenza quali "cittadini semirurali". La ricostruzione e la fortificazione della città nel XVI secolo, la posizione e la nascita della città.

Chiesetta di San Giacomo

Da visitare è anche la Chiesetta di San Giacomo (con affreschi romani) vicino a Söles a 1,5 km da Glorenza in direzione di Prato allo Stelvio. La chiesa risale al 1220 ed è la più antica chiesa dedicata a San Giacomo del Tirolo. Nel 1499 venne distrutta da un incendio durante la battaglia contro gli Svizzeri.

Nel 1570 la chiesa fu ricostruita in stile gotico. Nel 1799 un altro incendio, questa volta provocato dai francesi, distrusse nuovamente la chiesa di cui rimase in seguito solo la volta. Nel 1993 nel corso dei lavori di restauro eseguiti dai nuovi proprietari, la famiglia Rizzi di Laces, sono venuti alla luce una parte della chiesa originaria e sotto il pavimento numerosi frammenti di affreschi.

Glurens Gaudens, la festa medievale a Glorenza

Glorenza intende far rivivere i tempi dei nostri antenati con la festa cittadina "Glurens Gaudens". Corteo storico, giochi medievali, concerti, pietanze di tempi passati, un mercato medievale, artigiani ed una rappresentazione teatrale ideata per questa occasione incanteranno i visitatori.

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