Egna

Egna in Val d'Adige

Il pittoresco paese medioevale di Egna (218 m) in Bassa Atesina in Alto Adige è circondato da vigneti e frutteti e si trova a 25 km da Bolzano.

I portici nel centro storico furono costruiti tra il 1300 ed il 1600. L'architettura particolarissima delle case, dei cortili interni e dei portici risveglia fantasmi del passato.

Egna è ricca di tesori dai tempi antichi e di monumenti architettonici di stile veneziano ben conservati che attirano l'attenzione degli appassionati della cultura e dell'arte.

Da visitare "Unsere Liebe Frau in der Vill", una delle più belle chiese gotiche dell'Alto Adige. I romani si insediarono nella Domus Mansio Endidae lungo la Via Claudia Augusta.

Da non perdere l'annuale festa dei portici a fine agosto.

A sud di Egna, a Laghetti, inizia il sentiero di Albrecht Dürer. Il grande artista tedesco fu costretto ad intraprendere questa via sui monti come alternativa per poter proseguire il suo viaggio verso Venezia, a causa di un'inondazione del fondovalle.

In una casa sotto i portici fu incarcerato una notte il famoso eroe tirolese Andreas Hofer, che successivamente venne fucilato a Mantova.

La chiesa parrocchiale gotica con la cupola appuntita è del XV secolo. Il campanile romanico risale al XIII secolo. Di fronte alla chiesa parrocchiale un magazzino del 1372 fu testimone della rotta dell'Adige, allora navigabile.

Sulla collina sopra Egna, a Mazzon, si trova un campanile romanico del XIII secolo. Il Castello Kaldiff (rovine) a Mazzon sopra Egna, fu costruito attorno al 1200 dai Signori di Egna.

Una fitta rete di sentieri conduce nel Parco Naturale di Monte Corno.

Sentiero numero 3 verso la Rovina Caldivo (20 minuti) ed il passo Cauria (3 ore e 50 minuti) ed il sentiero numero 1 verso Gleno (1 ora) e la malga Cislon (3 ore).

Portici
Portici

Ospizio "Klösterle"

L'ospizio "Klösterle" di Egna, realizzato nel 1220 ed ampliato verso la fine del 1300, è uno dei 4 ricoveri meglio conservati d'Europa. Alcuni affreschi sono ancora ben visibili, tra l'altro lo stemma del vescovo di Trento Ulrich von Lichtenstein. All'interno si trova un loggiato. Dal XVI secolo non è più usato come luogo di pernottamento e ristoro per pellegrini e viaggiatori.

È molto probabile che anche il famoso pittore tedesco Albrecht Dürer pernottò in questo ospizio. Dato che, come spesso accadeva, la valle era inondata, l'artista durante il suo viaggio verso l'Italia dovette passare per la sella Sauch. Questo testimoniano le sue bellissime opere di questa zona e di Buchholz presso Salorno: il castello Segonzano ed il famoso mulino di porfido.

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